Catacombe di San Gaudiosio

Le catacombe sorgono sulla preesistente necropoli greco-romana, sviluppatasi nel vallone della Sanità, in un luogo in cui, secondo la tradizione, venne sepolto il vescovo africano san Gaudosio. Nel corso del basso Medioevo il sito fu completamente abbandonato a causa delle numerose frane di fango provenienti dalla collina di Capodimonte. A partire dal Cinquecento cominciò un'intensa urbanizzazione dell'area e nel corso del secolo successivo su questo antico luogo di sepoltura venne edificata la chiesa di Santa Maria della Sanità e la struttura delle antiche catacombe venne così parzialmente modificata. Durante l'epidemia di peste del 1656 vennero poi sistemate qui numerose ossa appartenenti alle vittime e furono utilizzate anche dai frati domenicani come "scolatoi", ovvero come luoghi per far colare i liquidi corporei dei defunti; sempre per motivi legati al culto dei morti vennero collocate nelle pareti dei teschi sotto cui erano dipinti simboli che alludevano al ruolo che essi avevano ricoperto da vivi.